Da dove nasce MORELife?
Ho sempre avuto un sogno ben chiaro e definito: sarei diventata una giornalista. Avrei scritto di lifestyle, su una di quelle riviste che si vedevano nelle vetrine delle edicole e che da molti anni fanno la storia del giornalismo femminile. All’università, mentre scorrevo il piano di studi trovai il corso “Teorie e tecniche del giornalismo”: come si scrive un articolo? come si compone un giornale? cos’è il timone? come si fa un’intervista? Ero già innamorata. Poi mi sono immaginata in aula, mentre scrivevo e imparavo a raccontare una storia. Poi in un giornale. Era tutto ben impresso nella mia mente.
Sono sempre stata una persona che non voleva perdere tempo, affamata di curiosità. Così ho subito cercato una rivista con cui collaborare e ho trovato molto di più: una rivista femminile. Era il mio sogno che si stava avverando. Compravo giornali tutte le mattina, leggevo articoli tutti i giorni, scrivevo e studiavo. Era molto semplice: amavo scrivere e curiosare tra i siti di moda e tendenze. Ho continuato a collaborare con varie testate, poi ho conosciuto un’altra realtà, quella della comunicazione aziendale. Dai vestiti e tendenze al mondo della sanità.
Oggi lavoro come Internal Communication in un ospedale. Sono cresciuta, personalmente e professionalmente. Ho imparato a raccontare le storie da un altro punto di vista, a creare comunità, campagne e strategie di comunicazione. Amo il mio lavoro e ciò che mi consente di esprimere.
Poi, ad un certo punto, è arrivato un temporale chiamato Covid-19. Lavorare in un ospedale ai tempi di una pandemia è un’esperienza stravolgente e stimolante. Formativa, come anni di esperienza in pochi mesi e di innovazione in pochi secondi. Ma è stata anche paura e incertezza. Per i tuoi cari, amici e colleghi. Mentre ogni mattina mi alzavo – nel silenzio più assordante che io abbia mai sentito – consapevole che quella giornata, come tante altre a seguire, mi avrebbero insegnato e arricchito ma allo stesso tempo intimorito, ho pensato che le convinzioni e i desideri che avevo sempre avuto si erano un pò persi. Per ambizione, per la ricerca dell’adrenalina ma anche per la voglia di conoscere e sapere sempre di più che hanno guidato la mia evoluzione professionale.
Mentre il mondo si fermava, io ho fermato una parte di me. Quella riflessiva, ma al tempo stesso impulsiva e carica di sogni. La vita è fatta di tanti momenti, di alti e bassi, di successi e insuccessi. Dopo aver tirato fuori tanta forza, avevo solo bisogno di tirare fuori quella parte di me che non trovavo più. Ho ripreso una parte della mia vita che ho amato tanto, quella di Alessia Morello più sognatrice e giovane scrittrice di stile, e l’ho trasformata in qualcosa di più. MORELife.